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CONSIGLI PER LA STESURA DELLA TESI DI LAUREA, CITAZIONI E BIBLIOGRAFIA

 

  • Una guida breve utile per citazioni nel testo e la bibliografia con le norme APA - scarica

 

  • Due guide più dettagliate per citazioni nel testo e bibliografia APA con esempi - 1 - 2

 

  • Un'altra guida per le citazioni nel testo e la bibliografia con norme APA utile per redigere la tesi di laurea in psicologia - scarica

 

  • Un esempio di bibliografia APA - scarica

 

  • Una guida completa alla scrittura della tesi per gli studenti di psicologia dell'Università di Padova - scarica

 

  • Informazioni utili per la tesi di laurea in psicologia del'Università di Urbino - qui

 

  • Calendario Didattico di psicologia dell'Università di Urbino - qui

 

  • N.B. Linee guida per elaborati tesi di Scienze e Tecniche Psicologiche e di Psicologia Clinica dell'Università di Urbino - scarica

 

  • N.B. Guida pratica alla stesura dell’elaborato finale/tesi magistrale in psicologia dell'Università di Urbino - scarica 

​

  • Frontespizio DISTUM Universita di Urbino - scarica

 

Una guida per come reperire facilmente articoli e libri per la tesi in psicologia la trovi QUI

 

ALCUNE LINEE GUIDA E CONSIGLI DA SEGUIRE SCRUPOLOSAMENTE PER LA CORRETTA STESURA E CONSEGNA DELLA TESI E PER LA DISCUSSIONE DI LAUREA:

 

1) Si consiglia, per prima cosa e prima di scrivere il testo, di strutturare bene la tesi e l'indice in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi (e capoversi nel testo; per un elogio del capoverso leggi qui!), per facilitare il lettore nella comprensione del testo per nuclei tematici progressivi. Una buona tesi nasce da una buona strutturazione dell'indice, che, proprio come una cassettiera, se è solida e ben fatta è facile da riempire. L’indice deve includere fino ad un massimo di 5 capitoli (per la laurea Magistrale), ciascuno indicativamente di 3 paragrafi.

 

1a) Lunghezza della tesi. Premetto che una tesi si valuta dai contenuti e non dalla lunghezza. Per una tesi magistrale però come parametro tendo a consigliare una lunghezza di almeno 60 pagine (bibliografia esclusa), tenendo i canonici parametri di Times New Roman 12 e tutti i margini: cm 2,5 (modificando la dimensione del carattere e l'interlinea cambia la lunghezza della tesi). Non c'è una lunghezza massima ma viene premiata una capacità di sintesi (evitare di andare oltre le 90 pagine di testo, a meno di appendici molto corpose) mantenendo una ricchezza di citazioni influenti e aggiornate. Interlinea: cm 1,5 in tutto il lavoro ad eccezione della bibliografia (cm 1,15). 

 

2) Introduzione e conclusione vanno scritte alla fine. L'introduzione dovrebbe contenere come è nata l'idea della tesi, perchè è interessante questo tema e una breve presentazione dei capitoli. Le conclusioni devono riassumere brevemente i contenuti più salienti della tesi e gli aspetti innovativi e possono contenere alcune considerazioni personali dello studente. Le conclusioni sono importanti, non devono essere banali o striminzite. Introduzione e conclusioni dovranno essere sviluppate in non meno di 2 pagine (tesi Magistrale). Se si fanno affermazioni perentorie appoggiarsi sempre a delle fonti (citare fonti autorevoli). Da tener conto che nei 10-15 minuti di discussione la commissione potrà dare un'occhiata all'indice, all'introduzione e alle conclusioni e alla ricchezza e correttezza anche formale (APA) della bibliografia.

 

3) Occorre citare sempre le fonti per non incorrere nel reato di plagio. Una tesi in psicologia (anche se compilativa) non è un'ardita speculazione personale ma un'analisi sistematica e razionale della letteratura che deve radicarsi nella conoscenza e citazione delle fonti. Poi il pensiero critico, se ben circostanziato e articolato, è ovviamente premiato. Si ricorda che i docenti hanno un programma informatico per controllare la percentuale di copia e incolla da internet - COMPILATIO. In base a tale programma non saranno ammesse tesi che presentano una percentuale superiore al 10% di citazioni letterali e sovrapposizioni. Pertanto lo studente è invitato a controllare autonomamente su COMPILAZIO (il programma è facilmente accessibile anche agli studenti) la percentuale di copia e incolla prima di consegnare la tesi definitiva, onde evitare la non accettazione della tesi. Va bene citare le fonti, va bene anche mettere brani interi di testo citando sempre l'autore, non è ammissibile invece una tesi fatta di spropositati e scorretti copia e incolla! E' utile ricordare che la tesi di laurea rappresenta un documento ufficiale (pubblico) che permette di ottenere un titolo. Lo studente che fosse scoperto a copiare potrebbe incorrere in un procedimento e vedersi revocato il titolo stesso (cfr. le dimissioni nel 2013 del ministro tedesco Annette Schavan per aver copiato parti della tesi di dottorato. L'università le ha revocato il titolo per aver "simulato in maniera sistematica e intenzionale prestazioni intellettuali che lei stessa non ha prodotto". I testi copiati avevano “un’ampiezza considerevole” e non erano stati adeguatamente indicati. Nel 2011 anche il ministro della Difesa, Karl-Theodor zu Guttenberg si è dimesso dopo essere stato accusato di avere "ottenuto un dottorato di ricerca dall’università di Bayreuth presentando un lavoro finale che per il 70 % era stato fatto con un copia-incolla. E senza che venissero citate le fonti").

 

3.a)  Se si trovano alcune fonti interessanti citate in un libro, in un articolo, in capitolo di un libro o in una tesi già pubblicata e si vuole citare nella propria tesi quelle fonti interessanti, è possibile citare nella tesi quelle voci anche se non le abbiamo lette (su questo dettaglio e sui rischi connessi, vedi sotto). E' opportuno però citare anche gli autori del libro o capitolo o articolo o tesi che ci hanno permesso di trovare quelle fonti specifiche e mettere entrambi (fonte interessante + autori che citano la fonte) in bibliografia. Non sarebbe obbligatorio ma è una buona norma citare e mettere in bibliografia anche chi ha raccolto quelle fonti prima di noi, soprattutto se l'autore fa un ragionamento su quelle fonti. Se, ad esempio, in capitolo scritto da Rossi Monti in un libro del 2020 curato da Lingiardi viene citato da Rossi Monti un articolo interessante di Fonagy del 2004 e Rossi Monti fa anche un ragionamento sui concetti espressi da Fonagy, nel testo della tesi si dovrebbe mettere (Fonagy, 2004; Rossi Monti, 2020) e in bibliografia entrambe le voci per esteso (con l'aggiunta dell'eventuale traduzione italiana) nel solito ordine alfabetico. Citando anche Rossi Monti si mette a conoscenza il lettore di una fonte recente (un capitolo di un libro del 2020) che tratta il tema di interesse e si riconosce a Rossi Monti il merito di aver già riassunto in modo personale quella letteratura. Nella tesi di norma dovrebbero essere inseriti solo i materiali effettivamente letti dallo studente, perchè citare articoli o libri non letti ci espone al rischio di citare poi cose non pertinenti (oltre a dare un'immagine di sè non reale alla commissione). Per questo in alcune linee guida si indica la formula cit. in, ad indicare che noi non abbiamo letto direttamente la fonte ma l'abbiamo reperita da un altro autore. Seguendo questo ragionamento si metterà nel testo (Fonagy, 2004 cit. in Rossi Monti, 2020). In bibliografia si metteranno sempre per esteso entrambi le voci, cosi non costringiamo il lettore che vuole leggere per esteso il contributo di Fonagy a comprare il libro di Lingiardi del 2020 per trovare la fonte bibliografica di Fonagy presente nel capitolo di Rossi Monti. Facilitiamo il lettore e mettiamo già noi Fonagy (2004) in bibliografia (sempre seguendo le norme APA). Se l'obiettivo della tesi è una rassegna della letteratura su un tema (una rassegna sistematica ha regole metodologiche differenti, che implicano necessariamente la lettura di tutte le fonti citate; vedi linee guida sotto, dopo questo elenco) e quindi lo scopo è rendere facilmente disponibile al lettore una letteratura aggiornata ed esaustiva su un tema, è possibile quindi segnalare per completezza anche articoli e libri non letti, lasciando al lettore la possibilità di reperire e leggere personalmente quelle fonti.

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3b) In continuità con il ragionamento sopra è assolutamente sconsigliato e considerato molto scorretto prendere materiale da una fonte senza citarla. Gli studenti trovano facilmente su internet altre tesi o articoli in pdf o word scritti in italiano su tematiche affini o sovrapponibili alla loro (magari propongono proprio per questo l'argomento al docente...) dove sono citate varie fonti buone, spesso di materiale inglese. Tali fonti vengono cosi messe facilmente nella tesi con un copia e incolla, cambiando qualche parola o riassumendo, senza citare l'autore o autrice della tesi/articolo in italiano. Il lavoro sembra cosi personale. Cosi si scavalca e ci si appropria ingiustamente del lavoro di chi ha fatto la fatica di leggere veramente le fonti in inglese, tradurle e riassumerle. E' una prassi frequente ma molto scorretta...

 

4) Come linea guida ogni pagina dovrebbe avere almeno una (o anche più) citazione di autori nel testo altrimenti le nozioni sembrano ragionamenti personali del candidato che non può essere però considerato un esperto della materia che fa dissertazioni autorevoli senza citare fonti. Un tesista è uno studente e non è (ancora) un esperto accreditato! Sempre meglio citare una fonte anche più volte nella stessa pagina rischiando di essere ridondanti piuttosto che non citare niente, lasciando intendere così che il ragionamento appartiene al candidato (in questo caso il candidtato si assume il rischio di essere considerato un vero esperto e potrebbe essere trattato come tale in sede di discussione....meglio evitare!). Questo è l'errore più frequente nelle tesi: la mancanza di citazioni. Il lettore deve SEMPRE avere chiaro da dove il tesista ha ricavato le informazioni (a questo serve la citazione nel testo + la relativa voce in bibliografia) e poterle leggere agevolmente anche lui per avere un riscontro…occorre evitare, in senso astratto, che il lettore pensi che quella affermazione sia stata inventata dal tesista o sia falsa/errata, citando bene il lettore può facilmente rintracciare e leggere lui stesso la fonte per sanare eventuali dubbi. Non lasciare mai al lettore dubbi sulle fonti. 

Si riportano alcuni esempi di espressioni evasive da usare con cautela e sempre citando le fonti: . . . è ampiamente/largamente considerato che. . . ; alcuni ritengono/sostengono/affermano che . . . ; la maggior parte della comunità scientifica pensa che. . . ; la ricerca dimostra che . . . ; . . . è uno dei migliori/peggiori . . . Spesso per dare più enfasi al testo si fa uso di locuzioni come “è ovvio, palese, lampante”, anche l’uso di avverbi come certamente, sicuramente, ovviamente, naturalmente, logicamente, implica che un fatto o un ragionamento siano così ovvi da non richiedere spiegazioni o citazioni. In una tesi di laurea, questi termini andrebbero il più possibile evitati. Non si deve dare dell'ignorante o dello stupido al lettore e non si deve assumere mai un atteggiamento supponente, svalutante o arrogante nei confronti del lettore.

 

5) Si ricorda che TUTTE le citazioni nel testo (Autore, anno) devono essere presenti in bibliografia (per controllare la presenza di una parola, usa il tasto "Trova" di Word). Il lettore deve rintracciare con facilità nella bibliografia la fonte citata nel testo. In fondo qual'è lo scopo di una tesi compilativa? Effettuare una rassegna ed una sintesi personale della letteratura rendendola disponibile al lettore. E quindi bisogna mettere il lettore in condizione di reperire facilmente le fonti., cosi, se vuole, può leggerle. Regola aurea: FACILITARE SEMPRE IL LETTORE. Mettersi sempre dalla parte del lettore.

 

6) La bibliografia deve essere in RIGOROSO stile APA (vedi linee guida sopra, primi tre file scaricabili). Per rigoroso si intende riprodurre esattamente le voci degli esempi che si trovano nelle linee guida con punti, virgole, parentesi, corsivi, trattini, casa editrice, città della casa editrice, ecc. Prima di consegnare la tesi è necessario leggere voce per voce tutta la bibliografia in cerca di sviste (ce ne saranno sicuramente!).

 

7) Si deve sempre citare nel testo l'articolo o il libro nella versione originale e non la data della traduzione o delle ristampe. Evitare, ad esempio, citazioni tipo (Seneca, 1993), (Leopardi, 1993) o (Freud, 1993), perchè cosi l'autore sembra essere vivente o aver scritto alla fine del 1900 e causare così confusione nel lettore. Se si cita letteralmente un lungo brano di testo che sta a pag. oppure nelle pag. xy occorre far capire al lettore se la pagina citata appartiene all’edizione originale oppure all'edizione tradotta in italiano (le pagine non corrispondono nelle due edizioni e magari il lettore vuole rintracciarla nel volume per poterla leggere o leggere l'intero paragrafo). Occorre FACILITARE SEMPRE IL LETTORE!

 

7a) Mettere sempre in bibliografia la versione in lingua originale per esteso e la traduzione del testo in italiano per esteso, seguendo le linee guida APA [Esempio: Winnicott, D.W. (1971). Playing and reality. London: Tavistok (trad. it. Gioco e realtà, Armando, Roma, 1974)]. Quando si inserisce un libro (o capitolo di libro) inglese nella bibliografia controllare e aggiungere alla voce bibliografica in lingua originale (seguendo le linee guida APA) anche l'eventuale testo tradotto in italiano per esteso. Per controllare se il testo esiste anche in italiano basta cercarlo qui sul Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU-Opac), mettendo il nome e cognome dell'autore (qualunque libro pubblicato in Italia compare in questo catalogo online). Tutti i testi pubblicati in Italia sono rintracciabili su questo catalogo oppure potete cercarli su Amazon o IBS o altri siti di vendita di libri, ma se sono fuori produzione non è detto che compariranno (anche se sono reperibili nelle biblioteche).

 

7b) Nelle citazioni, se si fa riferimento alla stessa fonte, evitare la formula ibidem, ma riscrivere di nuovo la fonte secondo le linee guida APA. Facilitiamo il lettore che cosi non deve scorrere in alto a cercare l'autore....

 

8) Le tabelle, figure, ecc., devono essere numerate progressivamente e devono avere una didascalia descrittiva in cui appare chiaramente la fonte (autore, anno, titolo, pagina da cui è tratta, ecc.). Vedi linee guida APA sopra.


9) Per tutti gli aspetti grafici (elenchi puntati, carattere del testo e dei paragrafi, allineamento del testo, termini in inglese in corsivo, tipologia di virgolette per le citazioni, ecc.) vale il principio dell'OMOGENEITA' (o criterio dell'uniformità). Cioè devono esserci sempre gli stessi parametri in tutta la tesi, proprio come se fosse un libro di testo. Occorre quindi utilizzare lo stesso tipo di carattere per tutta la tesi. Il testo va scritto di solito con corpo 12 punti, interlinea pari 1,5. Il testo deve essere “giustificato”, cioè allineato a sinistra e a destra.

 

10) Mai scrivere frasi lunghe con più di una o due coordinate o subordinate (un "che" o un "perchè" sono già sufficienti!). O frasi lunghe separate dai due punti (:). Meglio mettere un punto in più e la lettera maiuscola dopo. Meglio frasi brevi, evitare sempre di far stare in apnea chi legge la tesi!

 

11) Controllare gli eventuali spazi in più tra le parole nel testo. Non vanno mai lasciati doppi spazi tra le parole. Evitare spazi bianchi tra le righe o intere righe bianche dopo essere andati a capo. E' altamente consigliato, invece, l'uso del capoverso per segmentare graficamente il testo e segnalare al lettore, a colpo d'occhio, i nuclei tematici del paragrafo (approfondimento del concetto precedente o introduzione di un nuovo concetto). Per controllare la spaziatura usare il tasto "mostra tutto" di Word (i pallini vi indicheranno i vari spazi tra le parole). Per eventuali dubbi rispetto gli aspetti formali della tesi fare sempre riferimento a libri di case editrici prestigiose (Raffaello Cortina, Carocci, Il Mulino, ecc.). La tesi è formalmente come un libro.

 

11a) Evitare grassetti, corsivi, maiuscole o sottolineature per evidenziare dei concetti (non trovate questa modalità nei libri di testo). Se mettete le parole in inglese in corsivo, andranno poi tutte le parole inglesi in corsivo (criterio dell'omogeneità).

 

12) Dopo la bibliografia va costruita una eventuale SITOGRAFIA (cfr indicazioni nelle linee guida APA sopra) o in rari casi filmografia.

 

13) Rilevanza delle fonti. Una tesi è più solida se si appoggia a basi solide, cioè libri e articoli per case editrici prestigiose. Se il candidato ha usato fonti prestigiose (se ci sono per quel tema) l'elaborato sarà meglio valutato. Si consiglia di usare poco le fonti internet, ma pubblicazioni vere, "cartacee" (o riviste specialistiche online). Occorre verificare bene l'autorevolezza delle fonti (per le riviste gli articoli recenti dovrebbero avere il DOI, vedi sotto). Più che blog, testi e opinioni personali su siti vari di persone comuni (anche psicologi) è vivamente consigliato citare soprattutto letteratura RILEVANTE, articoli pubblicati su riviste cartacee o online ma presenti in Scopus o con Impact Factor (due parametri per verificare l'importanza della pubblicazione) e libri di case editrici prestigiose. In Italia, ad esempio: Raffaello Cortina, Carocci, Il Mulino, Laterza, Bollati Boringhieri, Giovanni Fioriti, Franco Angeli, Giunti, Mimesis, ecc. (vedi sotto elenchi di riviste in italiano e riviste in inglese con Impact Factor e case editrici). Il candidato dovrebbe utilizzare come base per l'elaborato 3-4 testi autorevoli, in italiano e in inglese, meglio se molto recenti e poi cercare altri articoli bersaglio, in italiano e in inglese. Alcune case editrici in inglese autorevoli sono: APA Publishing - American Psychological Association; American Psychiatric Association Publishing; Oxford University Press; Springer; Guilford; John Wiley and Sons; Routledge; Taylor & Francis; Penguin Books; Elsevier; SAGE Publications; W.W. Norton & Co.

 

14) Prima di consegnare la tesi a me si consiglia vivamente di far rileggere tutta la tesi ad un esterno per controllare gli aspetti formali (spazi, virgole, punti, maiuscole, singolari/plurali, correzioni automatiche di word, refusi, sviste, errori grammaticali, frasi non comprensibili, elenchi non omogenei, caratteri diversi di word, errori in bibliografia, ecc.). Quando rileggiamo noi le cose scritte da noi stessi tendiamo a non vedere le sviste. Controllate sempre che TUTTE le citazioni di autori nel testo della tesi compaiano poi in bibliografia o sitografia. Ricontrollate che la bibliografia sia in RIGOROSO stile APA (avete linee guida nei link ad inizio pagina), rileggete la bibliografia voce per voce prima di consegnare!

 

15) Nella programmazione del lavoro di tesi occorre tenere conto che non saranno ammessi studenti che intendono laurearsi in una sessione avendo piu di un esame da sostenere nella medesima sessione a quella di laurea. Se si vuole laureare con me lo studente potrà quindi sostenere al massimo un solo esame al primo appello della sessione (sempre meglio non aver esami nella sessione!) e se superato, discutere la tesi. Se lo studente intende sostenere più di un esame nel primo appello (nel secondo appello non è consentito dal regolamento) della medesima sessione di laurea, lo studente dovrà spostare la discussione della tesi alla sessione successiva (o eventualmente cambiare relatore...).

 

16) La tesi va consegnata completa al docente almeno un mese prima della consegna ufficiale in segreteria (che avverrà poi caricando online la tesi in pdf su Esse3), pena la non ammissione alla sessione. Calcolate bene i tempi. Evitate di inviare pezzi di tesi o singoli capitoli. Si condivide prima via email l'indice con il docente (che è la struttura concettuale della tesi) che verrà concordato e corretto più volte (è normale che l'indice venga modificato in corso) e verranno date indicazioni bibliografiche e suggerimenti di massima. Inviando la tesi completa un mese prima, il docente può avere il tempo necessario per leggere tutto e correggere, ci sono più studenti per sessione! Lo studente deve apportare scrupolosamente TUTTE le modifiche richieste che sono di solito nei commenti a dx della pagina word (aprite sempre questi commenti e apportate scrupolosamente TUTTE le modifiche) oltre alle parole errate segnalate in evidenziatore giallo. Quando effettua le modifiche lo studente può eliminare i commenti a dx e le parti evidenziate in giallo. Le nuove modifiche sostanziali di testo (sostanziali si intende non singolare/plurale, punteggiatura, spazi, ecc.) effettuate dallo studente vanno segnalate con evidenziatore giallo di word (così il docente, nel nuovo file, riguarda solo quelle e non deve rileggere tutta la tesi!). Il docente verifica le correzioni e migliorie effettuate dallo studente e può dare l'ok finale per la consegna in segreteria. Per tesi completa da correggere e da inviare un mese prima si intende un file unico in word (non in PDF, non posso effettuare agevolmente le correzioni) con frontespizio, titolo della tesi, indice, introduzione, i capitoli (i titoli dei capitoli vanno ad inizio pagina e in grassetto), conclusioni e bibliografia. Questo file deve avere l'aspetto e la formattazione grafica di un libro pubblicabile, con le spaziature giuste, senza refusi e senza formati disomogenei. Attenzione a chi ha il Mac e trasforma il file in word, perchè spesso le formattazioni si sballano. Assicurarsi prima della consegna della tesi che sia tutto a posto onde evitare inutili perdite di tempo (il docente NON è un correttore di bozze!).

 

17) Non sarà il docente, per quanto appassionato alla materia e voglioso di aiutare lo studente, a cercare per lui e sottoporre al candidato troppa letteratura rilevante. Il docente non deve fare il lavoro al posto dello studente, altrimenti in sede di laurea si da un voto da solo! Lo studente riceve un voto proprio perchè dovrà mostrare in questa sede le sue capacità di reperimento di materiali (pertinenti, autorevoli, recenti e spesso in inglese), organizzazione delle fonti, di sintesi personale e di corretta stesura dell'elaborato. Si spera che lo studente finisca per essere, dopo questo lavoro, anche più competente e aggiornato del docente su alcuni temi specifici oggetto della tesi!

 

18) Tranne nell'esposizione di tesi sperimentali, il giorno della tesi è assolutamente sconsigliato l'uso di power point. Il candidato dovrà mostrare di saper ricordare ed esporre adeguatamente i contenuti più salienti e di maggiore novità della tesi. Dato che il tempo per l'esposizione è breve (10-15 min), è oppurtuno concentrarsi sugli aspetti più innovativi, discrepanti e personalmente rilevanti che sono emersi dalla letteratura. Evitare riassunti di aspetti troppo noti della letteratura che la commissione conosce già bene.

 

19) Lo studente può concordare, ma solo in caso di argomenti molto complicati, dieci giorni prima della discussione una scaletta dei temi da trattare nella discussione. Tendo però a scoraggiare questa pratica, come è assolutamente irrituale per me ascoltare a voce prima del giorno di discussione l'esposizione dello studente. Lo studente dovrà mostrare e verrà valutato anche su questo, una capacità di sintesi critica dei temi emersi nella sua tesi ed una adeguata capacità di esposizione. Anche in questo caso se il docente interviene, finirà poi per dare un voto a sè stesso, svuotando il senso di un lavoro di tesi!

 

  • 2 linee guida per effettuare una buona REVIEW DELLA LETTERATURA - scarica1 e  scarica2

 

  • Per controllare se un articolo scientitico è scritto correttamente secondo le norme APA e con il  Digital Object Identifier (DOI) vai qui  (inserisci il titolo dell'articolo o le parole chiave su metadata search poi trovata la voce seleziona actions  poi cite  e poi APA)

 

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  • Altro sito per controllare se una voce bibliografica è scritta correttamente secondo le norme APA  vai qui

 

  • Per trovare il Digital Object Identifier (DOI) di una voce bibliografica vai qui

 

  • Geniale decalogo per il "giovane conferenziere" del compianto Prof. Paolo Rossi. Utile per la discussione di laurea! - scarica

 

  • Sette consigli per la discussione di laurea (a cura del Prof. Rossi Monti) - scarica

 

  • Per avere una lista di riviste scientifiche di psicologia in italiano vai qui

 

  • Per avere una lista di riviste in inglese ordinate per Impact Factor vai qui

 

  • Per avere una lista di case editrici italiane che pubblicano testi di psicologia vai qui

 

 

Dott. Stefano Blasi, Ph.D, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta, Specializzato in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale,

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Ricevo su appuntamento a Castelfidardo (AN) e Jesi (AN) 

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